mercoledì 22 aprile 2009

Per Resi

di don Franco Marton

“Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede in me”.

Di fede Resi ne ha ricevuta in dono molta. Le ha riempito la vita e ha illuminato anche molti di noi. Era una fede semplice ed essenziale. Quella per cui Gesù ringrazia il Padre di averla concessa ai ‘piccoli’. “Ti benedico, Padre, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”.

Noi, un po’ tutti ‘sapienti e intelligenti’, davanti ai suoi mille Rosari, alle sue quotidiane Comunioni e adorazioni, ai suoi devoti viaggi a Monte Berico e al Santo, si restava disarmati. Non erano espressioni sospette di una fede spiritualista : erano infatti accompagnate da gesti concretissimi di servizio e generosità. Ed erano rese credibili anche dalla sua calda umanità, che conservava pur sempre qualche punta spigolosa del suo carattere impulsivo.

E così Resi con la sua fede da ‘piccola del Vangelo’ si trovava a suo agio anche con teologi di gran nome che ammirata ascoltava, raramente leggeva, ma che ospitava contenta alla Betulla. Ben piantata sulla sua fede popolare, si trovava bene anche con la grande poesia, come quella di Padre Turoldo, lei stessa del resto sentendosi piccola poetessa popolare.

E la sua fede restò credibile anche nei turbamenti che sul finire della vita l’hanno toccata : la paura della solitudine, della malattia e della morte. Lo stesso Gesù che dice : Non sia turbato il vostro cuore” ha provato turbamento, angoscia e paura davanti alla solitudine e la propria morte. “E’ tutto tanto difficile” ha mormorato negli ultimi duri giorni.

Ma una paura, quella della solitudine, l’ha vista dissolversi. E’ stata circondata dalla tenerezza fraterna di Luciano con la sua famiglia, da Franca e dalle amatissime nipoti : Stefania con Gianni, Eva e Irene ( Irene : la sua ‘principessa’ che gran posto ha occupato nel cuore di Resi !). E poi è stata circondata dall’affetto e dalla premurosa vicinanza di tante amiche e amici.

Quante relazioni ha intessuto Resi nella sua vita ; quante persone ha fatto incontrare ; a quanta gente ha voluto bene. C’è stata una rete di amicizie e di affetti che si è ricomposta e fatta visibile intorno al suo letto e l’ha sostenuta nel passaggi ‘all’altra riva’. Ma c’è di più. La Scrittura dice : “Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli” La fraternità è germe di vita definitiva, eterna’ come dice il Signore. Nel volerci bene c’è già risurrezione. Mentre la morte veniva avanti, era già misteriosamente sconfitta dalla fraternità che Resi aveva abbondantemente costruito e diffuso.

Qui siamo di fronte al mistero grande della vita oltre ala morte. E’ la sfida permanente alla nostra fede. Ci può aiutare a sostenerla, la fede semplice ed essenziale di Resi.

Parlava con sicurezza del Paradiso. E aggiungeva : “Ma come sarà ?”. E’ la stessa nostra domanda. Avvertiamo tutti che le parole non riescono a dire il mistero. Anche Gesù è ricorso a immagini, parabole, simboli, che spingono il pensiero ad andare oltre se stesso. E parla di una Casa del Padre suo e nostro, una Casa grande, con molti posti, con una tavola grande come per una famiglia grande. E Paolo, rassegnato anche lui alle immagini, parla di una “abitazione che riceveremo da Dio”,  di una “dimora eterna non costruita da mani d’uomo, nei cieli”. Per arrivare a dire :”Colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi”.

Se ci viene concesso il dono della fede, possiamo lasciarci condurre da questi immagini e arrivare al nudo e sobrio credere che “saremo accanto a lui, insieme”.

“Insieme” : chi ? Innanzitutto quanti abbiamo conosciuto Resi e siamo stati amati da lei. Noi per i quali ha sempre tanto pregato ( e continua a farlo, perché continua a volerci bene). Ma “insieme” vuol dire anche insieme a tutti i brasiliani, i salvadoregni, i palestinesi, gli africani che Resi si è portata in cuore financo nei suoi ultimi sogni ( “E’ vero o mi sono sognata che sono arrivati a Treviso i latinoamericani e li abbiamo uccisi tutti ?”). Non solo col sentimento ha amato i popoli poveri, ma anche col suo instancabile raccogliere le quote della Rete Radiè Resch, il suo fotocopiare e far circolare articoli, il suo portare volantini per gli incontri, il suo generoso telefonare…Se ci sarà il banchetto dei popoli’, come dice la Bibbia e come crediamo fermamente, ci sarà senz’altro un posto per Resi e, speriamo, per noi “insieme”.

Credo proprio che possiamo far nostra la preghiera di Gesù : “Ti ringraziamo, Padre, perchè tu che hai tenuto nascosti i segreti del tuo Regno, il senso del nostro vivere e del nostro morire, a chi si crede sapiente e intelligente, hai voluto rivelarli a Resi, una dei ‘piccoli’ che Gesù, tuo Figlio e nostro fratello, amava e prediligeva.

Ti ringraziamo perché, avendola data a noi come sorella ci hai mostrato come si può vivere e morire volendoci bene, vicini e lontani, cominciando già qui a vincere la morte, nella speranza di trovarci per sempre ‘accanto a te, insieme’ ”.

Letture
Seconda lettera di Paolo ai Corinzi : capitolo 4, dal versetto 13 al capitolo 5, versetto 1. 
Vangelo di Giovanni : capitolo 14, dal versetto 1 al versetto 7.

 Immacolata di Treviso, 6 aprile 2009